Non sempre la vita ti regala le cose che ti aspetteresti. In particolare quando sei un ragazzo di

strada e orfano, come Giovanni Pastorino. Un giovane cresciuto in famiglia povera ma piena di

sentimento, a lui bastava quel calore dei suoi genitori per essere felice. Ma la sorte gli cambiò la

vita, rimase orfano prima che diventasse maggiorenne. Era stato anche allontanato dai parenti. Solo

e abbandonato si trovò un lavoro che in apparenza per lui era normale, ma fare il contrabbandiere

di sigarette non era proprio un lavoro affidabile. Con caparbietà diventò il capitano di un gruppo di

venti persone. Contrabbandava nel porto di Genova.

In ogni sorta di scelta la vita alla fine t’invia il conto da pagare.

Era quello che pensava sempre Giovanni, su quell’ipotesi rifletté duramente, sulla sua vita e

quello che gli aveva insegnato il padre prima di suicidarsi.

Con la nascita del figlio Michele, Giovanni capì che era tempo di cambiare. Doveva dare alla

sua famiglia la giusta dignità. Era sempre quello che aveva sognato per il suo futuro.

Decise di andare via dall’Italia. Si trasferì a Miami, cancellando il suo passato.

Costruì una casa in una bellissima baia.

Col passar del tempo la sua villa diventò un bed-and-breakfast. Diventando così;

“La baia Molinari”.

In tutti quegli anni Giovanni riuscì sempre a nascondere a tutti il suo passato, diventando così

un cittadino esemplare. Ma qualcosa durante il percorso andò storto, ogni minimo progetto che

realizzava un avvenimento negativo si batteva contro come la furia.

Si trovò in un vortice di episodi negativi.

Ecco il suo conto.

Tra traffico di reperti antichi, spaccio di droga e omicidi.

La polizia teneva sotto osservazione la baia come fosse una base operativa.

Quegli episodi portarono la famiglia Pastorino in un pozzo senza fondo.